quinta-feira, 27 de abril de 2017

(Re)descobertas II

Leon Battista Alberti, Igreja de São Sebastião de Mântua (1460, © Di Geobia - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=37588617)
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«L'Alberti non si accontenta di misurare, delineare, proiettare lo spazio; lo sente come una realtà fisica, como luce, penombra, atmosfera, colore. È il primo architetto che valuti, anche del punto di vista psicologico, il trapasso emozionale della luminosità e della concretezza volumetrica dell'esterno alla ponombra e alla cavità dell'interno; e che faccia materialmente e visivamente comunicare esterno ed interno attraverso gli archi profondi della facciata e del fianco (...).»
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Argan, Storia dell'Arte Italiana, Vol. II, p. 160.

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